Approccio nutraceutico al trattamento degli edemi

L’Edema e le Ecchimosi rappresentano le prime complicanze ad insorgere in seguito ad un insulto a carico dei tessuti (intervento chirurgico, trauma, infezioni, ecc..)

L’edema è un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali dell’organismo. Il sintomo più evidente di questa condizione è il gonfiore. Le cause dell’edema sono da rintracciare in una minore capacità dei vasi linfatici di drenare i liquidi che si accumulano negli spazi interstiziali e in un aumento della permeabilità capillare.

In generale, il trattamento degli edemi dovrebbe avere come obiettivo principale quello di ridurre il gonfiore, risolvere la flogosi associata, abbattere il rischio di ri-organizzazione dell’edema e ripristinare le condizioni fisiologiche in tempi rapidi, in modo tale da consentire un recupero funzionale competo nel più breve tempo possibile.

L’approccio nutraceutico al trattamento dell’edema si basa essenzialmente sull’utilizzo di principi attivi naturali in grado di aumentare il tono e la permeabilità della parete capillare, migliorare l’efficienza del drenaggio linfatico e combattere il sottostante processo infiammatorio.

L’assunzione di Bromelina, un enzima proteolitico estratto dal gambo dell’Ananas, è indicata in tutti i casi di edema a carico dei tessuti molli. L’effetto antiedemigeno della Bromelina è legato alla sua capacità di promuovere la sintesi della Plasmina, un enzima in grado di scindere la Fibrina, uno dei principali componenti dell’essudato (il liquido che si accumula all’interno dei tessuti). L’attività fibrinolitica della Bromelina ha dunque il vantaggio di contrastare l’accumulo di liquidi negli spazi interstiziali, favorendo il riassorbimento dell’essudato e decongestionando la sede dell’infiltrazione edematosa.

Un rimedio che si è dimostrato particolarmente utile per ripristinare la permeabilità capillare alterata è l’Escina, una miscela di Saponine estraibili dai semi dell’Ippocastano. L’effetto anti-edematoso dell’Escina è legato alla sua capacità di ridurre la permeabilità capillare, evitando l’infiltrazione di liquido nell’interstizio tessutale, prima causa di edema. L’Escina è inoltre in grado di interferire efficacemente con la fase cellulare del processo infiammatorio, contrastando l’attivazione dei neutrofili e il rilascio associato di mediatori pro-infiammatori. Evidenze scientifiche hanno dimostrato che le proprietà antinfiammatorie e antiedemigene dell’estratto di Ippocastano possono aiutare ad alleviare gli stati flogistici ed edematosi a carico dei tessuti molli.

Per contrastare il processo infiammatorio è utile valutare integrazioni di Boswellia serrata. La gommoresina di questa pianta è ricca di numerosi principi attivi, tra cui spiccano per importanza gli Acidi Cheto Boswellici (AKBA). Quest’ultimi, inibendo selettivamente l’enzima 5-Lipossigenasi, sono in grado di bloccare la sintesi dei Leucotrieni, importanti mediatori del processo infiammatorio. Poiché agisce inibendo selettivamente la Lipossigenasi e non la Ciclossigenasi (come gli antinfiammatori tradizionali), l’azione antinfiammatoria della Boswellia serrata è particolarmente utile ai fini terapeutici in quanto non determina in nessun caso gastrolesività. 

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